giovedì 21 giugno 2012

I Pensieri di Niobe: il primo respiro

I Pensieri di Niobe: il primo respiro: In questo momento storico forse tutto può esser messo in discussione; la Patria della Cultura, dell’Occidente è ancor preda di tensione, la...

mercoledì 20 giugno 2012

il primo respiro

In questo momento storico forse tutto può esser messo in discussione; la Patria della Cultura, dell’Occidente è ancor preda di tensione, la Grecia, ponte superbo di millenaria storia, precipita in un baratro sospinta da chi, vigliaccamente, l’aveva inclusa in un panorama non ancor definito.
Cadono i satrapi e nascono dei robot, persone poco inclini alla comunicazione ed al calore umano, gelidi soprammobili dei numeri.
Ancor oggi Montale viene inisgnito della palma d’oro del nominato ai temi di maturità; non me ne voglia, ma direi che si è anche proseguito, non è tutto sterco quello che è avvenuto anche dopo.
Facciamo tutti dei passi, ma è come se fosse la strada senza uscita; si gira intorno ignorando i confini, non guardando i muri che delimitano il percorso....pesci rossi in una boccia, la memoria ferma e quieta in attesa di un tizzone di nome immaginazione, o risveglio par si voglia.
Abbiamo una moneta che però non ha padrone, abbiamo un Euro si ma che non rappresenta l’Europa; ci sono ancora i muri ed i confini, ci sono ancora le tracce di filo spinato appena varchi un confine, perchè tu sei straniero, sarai straniero sempre, perfino se cambi casa e zona, sarai uno straniero.
Lo straniero in Vaticano, un uomo che ha preferito venire a Milano sul suo palco da rockstar che fermarsi almeno due minuti in Emilia, se non altro ad abbracciare virtualmente un popolo ferito, ma così dignitoso da spezzare il fiato.
Ma tutto può cambiare, tutto può essere ancora stravolto.La gente è stanca e ha fame, fame di luce, occhi chiusi che si stanno riaprendo, gente che, come Platone descriveva nel mito delle caverne, è stufa di vedere ombre, e vuol vedere i colori.
Le ombre di coloro che hanno mentito, le ombre di coloro che hanno rubato e saccheggiato..
Quindi quei passi a vuoto spero di poter vedere un giorno che diverranno orme sepolte e imbiancate, e che ci siano molti passi in una direzione definita....quel giorno sarò felice, quel giorno sarà proprio il primo respiro.