lunedì 30 luglio 2012

Uscire





Giornate strane, giornate dove guardi il tuo IO costruito all'interno della Rete, che poi è il tuo pensiero costruito e decidi che è ora di farlo.
Cancellare tutto.
Resettare.
Ma non il tuo pensiero ma bensì te stesso, il tuo essere.Non essere connesso per forza o per bisogno, stressarsi per non capire le battute o il discorso.
Non rimanere indietro.
Quindi premi il tasto disattiva e una sensazione di pace ti pervade.Niente più follow o follower, nulla, nessun bisogno di aprire alle 2 del mattino per vedere chi è sveglio e lo sproloquio dell'ubriaco millantatore.Niente di niente.
Certo, esci dalla Storia forse, una Storia o una bolla, non si sà.
Però ritorni al tuo essere umano e non schiavo dell hashtag tendenza o della supponenza tipica dei companeros del social net.
Sei tu, con voce e pensiero e voglia di scrivere a lungo e non in 140 caratteri.Perchè a volta a furia di essere concisi ci dimentiachiamo il sapore dell'attesa.

giovedì 26 luglio 2012

Arcobaleno

Ci sono momenti dove ti soffermi e la bocca rimane aperta, stupito, come ti accadeva da bambino davanti a qualcosa di davvero sensazionale; cammini, in una giornata qualsiasi dopo la pioggia acida di Milano, e guardi il cielo e lo noti, là, incurante di tutto, dello smog, del traffico, del caldo, dei grattacieli e dalla tua voglia di aprire il portone e rifugiarti in casa, perchè non resisti fuori, per le persone, il degrado sociale che ormai sgorga come fango da ogni parte...lo vedi li e prendi il telefono e lo fotografi; l'arcobaleno....
e di colpo vorresti mettere la musica, spararla a volume alto e sorridi, sorridi perchè hai visto i colori.
I colori, i colori veri, i colori genuini e non il rosa schiapparelli o il rosso tibetano o il blu lapislazzulo....vedi il rosso il giallo blu...i colori primari.
Quindi vedi che alla fine le cose primarie sono le cose più belle? La nostra primaria essenza è essere felici e vivere dignitosamente.Quindi l'insegnamento che ho ricevuto, anche se sembra davvero banale, è che la tempesta c'è, ti prende, ti soffia forte il vento in viso e tutto è plumbeo e privo di colore....ma poi sei sicuro che, mentre stai per cedere, arriverà un arcobaleno nella tua vita, nella vita di tutti noi, che ti darà la felicità.

mercoledì 11 luglio 2012

Rosso Sangue


Il giornale era di colore rosso, nel mio immaginario; avvicinandomi all’edicola, vedevo già i titoli, raccapriccianti, di orrore e violenza, di crudele disumanità.
Popoli uccisi, perché troppo superiori. O pacifici, che è indice di superiorità; questo mondo, penso, non accetta più che una persona sia felice.sia felice nell’apparente miseria, felice di essere sul tetto del mondo, felice nonostante il freddo, felice perché celebra la Natura.
Ci sono gli interessi delle corporation, quelli non consumano, quindi non esistono; io mi guardo e credo di appartenere anche io a coloro che sono gli artefici di tutto ciò.Io piango per questo ma non mi muovo.Dove posso andare?
Chiudo il giornale, gesto forse codardo o forse perché il rosso, il sangue e la disperazione superano la mia soglia del dolore.
Mi soffermo a guardare il traffico che scorre, e penso che la violenza è anche qui tra noi; la gente in macchina si urla di tutto, insulti, e persino qualche pugno; la gente ti guarda con diffidenza, per loro tu non sei nulla.solo una scocciatura.Un ostacolo.Negli uffici, banche, ognuno cerca di non fare nulla, di chiudersi, di non parlare.Di vagare altrove, con la testa.Di pensare alle ferie, alla gentile concessione che ci vien data.Le ferie sono un atto di schiavismo, qualcuno mi dice quanto tempo libero ho.Giorni e ore, minuti.Tutti in guerra con tutti. Agosto, Luglio….terre di conquista, di status sociale.Non importa se tutto fa schifo ad Agosto, il luogo più pacifico è la tua città. Non c’è nessuno, puoi goderti calma e pace.Quella che ricerchi per mesi.Per una vita.
Ho bisogno di un caffè, cerco un bar che sia luminoso, non chiedo bello o altro..luminoso, ho bisogno di vedere la luce su di me.Mi da sensazione di tepore e calma.
Entro nel bar, una vetrina, ma da fuori sembra caldo e accogliente….entro, e ti vedo.E per la prima volta dimentico tutto.